Il nome Dolomiti risale al 1789 quando uno scienziato francese di nome Déodat Dolomieu visitando il Tirolo notò una particolare roccia, che dopo accurate analisi risultò essere un minerale unico al mondo: la Dolomite. Da allora le Dolomiti sono diventate la meta di numerosi studiosi, alpinisti e turisti.
Lo scenario montano é contraddistinto da attributi unici al mondo, quali la topografia articolata, la varietà di forme verticali che sembrano quasi voler sfidare la forza di gravità, la contrapposizione tra i morbidi tratti dei fondovalle, il vertiginoso sviluppo verticale delle vette e la presenza di prismi, coni e paralellepipedi, tanto da pensare a strutture create da una mente umana. A questo proposito il famoso architetto francese Le Corbusier definì le Dolomiti “la più bella architettura naturale del mondo”.
Numerose cime sopra i 3000 m, la presenza di ghiacciai e nevai perenni, il gorgogliare di limpide acque, le quali dopo aver padroneggiato valli contornate da pareti verticali si depositano in magici laghi alpini; il fascino delle Dolomiti deriva da molti aspetti anche se é sicuramente la varietà di colori a renderle veramente meravigliose. Il fenomeno naturale dell’Enrosadira permette alle rocce dolomitiche di tingersi di colori che variano dall’arancio, rosso e viola all’alba e al tramonto, al giallo chiaro del mezzogiorno. Mentre il chiaro di luna dona alle Dolomiti un colore pallido e bianco, il quale crea un contrasto unico descritto al meglio dall’appellativo Monti Pallidi.
Oltre alle straordinarie formazioni morfologiche, presenti grazie ad una storia geologica eccezionale, le Dolomiti offrono una grande varietà di habitat naturali che permettono di conservare la biodiversità. La flora costituisce un mondo particolarmente ricco, con piante presenti solo nelle Dolomiti, mentre anche la fauna presenta ampie varietà di specie.
Visitando le Dolomiti si entra in un quadro paesaggistico di valore inestimabile capace di trasmettere le emozioni più profonde. Un’oasi naturale che da secoli ispira la cultura ladina, la quale grazie ai Monti Pallidi é riuscita a conservare una sua forte identità fino al giorno d’oggi.
Dolomiti UNESCO
I segreti del partimonio naturale più bello del mondo
Una data importante per le Dolomiti ma non solo è sicuramente il 26 giugno del 2009, quando con parere unanime dei 21 stati membri della Commisione UNESCO, nove regioni delle Dolomiti sono state nominate Patrimonio Naturale dell’Umanità. Tra le motivazioni di questa importante nomina si può leggere: “per la loro sublime bellezza e unicità paesaggistica e per le loro caratteristiche geologiche e geomorfologiche che non hanno eguali nel mondo”. L’area riconosciuta dall’Unesco si estende su 142 mila ettari di superficie tra i quali rientrano anche i due parchi naturali della Val Badia, il Fanes-Senes-Braies e il Puez-Odle.